Andrà tutto bene.
Me lo diceva mia madre da bambino
Quando mi svegliavo nel cuore della notte.
Lei lo sapeva
Diventata madre due volte, per i fratelli e per i figli, troppo giovane
Ma forte in silenzio.
Andrà tutto bene.
Me lo diceva mio padre da ragazzo
Quando il lavoro non arrivava ad appagare e ripagarmi anni di studi.
Lui lo sapeva
Tra i salti mortali di tre lavori quando gli altri erano al mare, d’estate,
E con la schiena dritta non farceli pesare.

Andrà tutto bene.
Anche se non sarà più lo stesso.
Ma davvero sarà così?

Dovremmo capire che l’economia reale è quella che ci fa amare, che ci fa stringere e rialzare, compiere miracoli, scoprirci eroi, tutti.
Mentre c’è chi ancora specula, e non ci considera fratelli e sorelle.
Chi non mette la vita al primo posto, come se non avesse mai avuto madre, mai avuto padre. Che dà valore in base all’età, come se non avesse avuto mai cari, mai difficoltà.

Ma io so che noi ce la faremo.
È nella distanza che bisogna più stringerci.
Perché il calore dei pensieri colmerà il vuoto del tatto.

Sì, noi ce la faremo.
Perché abbiamo il futuro sorretto dalla storia.
L’economia radicata nelle comunità.
Ricordiamoci, però, di spazzare via l’ignoranza quando tutto finirà.
Questa corona di spine, lo sappiamo tutti, lascerà segni. Cicatrici.
Non nascondiamole, perché se si sono rimarginate in fretta
È grazie a chi chiamiamo eroi, ma che andrebbero chiamati fratelli e sorelle
Perché gli eroi si venerano, mentre i fratelli e le sorelle si sorreggono
E chi ci cura va sorretto
Chi insegna ai nostri figli a leggere e a scrivere, a comprendere il mondo, quello che è stato e quello che sarà, va sorretto
Chi percorre chilometri su chilometri e ci permette di avere pane e pasta in tavola, va sorretto
Chi non si ferma, come la nostra Italia, va sorretto.

Andrà tutto bene.
Lo leggo nei disegni dei bambini.
Andrà tutto bene.
Lo ascolto nei canti intonati dai balconi.
Andrà tutto bene.
Lo vedo nelle videochiamate degli amici.
Andrà tutto bene.
Lo sento nel pesco fiorito dinanzi casa.
Andrà tutto bene.
Lo avverto nella vita che nasce in grembo.